Mi rendo conto: “Non abbiate paura” (e basta) per il grande pubblico funziona meglio. Acchiappa pure quelli che… “è il Papa buono di tutti vah, pure se io sono ateo o ci credo poco“. Non si capisce bene quale delle due tra “ateo” e “ci credo poco” sia la peggior opinione soggettiva priva di senso in entrambi i casi o per quale strano motivo il povero Papa Benedetto XVI debba o dovrà essere destinato ad essere ricordato il non buono o magari, peggio ancora, il cattivo.
E io domando a tutti voi: “Ma davvero siamo sempre stati così presuntuosi e super dotati da credere che ogni nostro terreno ragionamento non sia frutto del disegno superiore di chi ha fatto (anche) dell’innovazione, della velocità, del progresso, del cambiamento, della razionalità, della matematica, della logica, dell’intelligenza, eccetera, eccetera, eccetera, solo tanti bei doni per noi, sperando che imparassimo con il tempo a farne il giusto uso con gli opportuni strumenti?” o “Ma perchè pensare che le due siano tra di loro in contraddizione invece di intuirne e poi capire che la vera natura di tutto questo è altrove?”. E’ tosto ammettere di essere come tante briciole di pane davanti a quella che per molti è solo una ipotesi bislacca per deboli di volontà – lo so perchè anche per me un tempo (neanche troppo lontano) era quasi così – ma oggi io credo che convertirsi sia un gesto di coraggio, sia Il Dono per eccellenza, sia l’unico modo che abbiamo e che ci resta per capire davvero che la nostra dimensione mentale, spirituale e umana sarà infinita solo se compresa in un disegno supremo del quale noi siamo soltanto una “mediocre” e piccolissima rappresentazione passeggera. A nessuno mancheranno i ripensamenti, i dubbi, le paure o le domande, ma del resto come si può vivere essendo certi di tutto, certamente consapevoli, pienamente sicuri di sè, sempre e solo razionali o pragmatici o soprattutto in grado di sentirsi onnipotenti? Non avere paura aprendo le porte a Cristo vuol dire per me non dubitare, non temere ciò che vedi perchè in realtà ciò che non vedi è il suo “infinito contenitore”, qualcosa di ben più grande della tua volontà, della tua superbia, delle tue certezze, delle cose che non ti spieghi da una vita (ma che invece hanno un senso), dei tuoi progetti per il futuro sui quali qualcun altro ha già tirato le somme che tu oggi non programmerai (perchè non sei artefice di un bel niente), della tua razionalità che altro non è se non il primo modo con cui l’essere umano cerca soltanto di inibire le sue paure, della tua vita stessa che da 1 a 10 conta solo 3 (e le 7 cose che ti mancano non te le puoi nemmeno immaginare, non si possono spiegare), dell’universo intero, compreso quello che ancora andiamo cercando e che solo Dio sa se mai lo troveremo…
Questo è il punto. Dove la vogliamo mettere allora la rete, l’innovazione, il progresso, l’evoluzione della specie, le grandi scoperte sulle staminali, l’energia nucleare, o tutte quelle cose che ci fanno sentire tanto razionalisti, tanto fisici, tanto pragmatici o tanto Autonomi rispetto al continuo bisogno che molti presunti atei hanno di dover dimostrare al mondo di non avere “la necessità” di adorare Dio? Non li capisco più, ma mentre li rispetto mi chiedo se abbia un senso. Ha un senso secondo voi gridare a gran voce in un coro unilaterale “Santo subito” per un Papa che ha cambiato la storia del mondo se non si crede in Dio o se quel che piace è l’uomo Giovanni Paolo II e non il santo? Ha un senso credere di poter dimostrare, come molti fanno, che Dio non esiste perchè se esistesse lui non esisterebbero la fame, la guerra o la malattia? Ha un senso pensare alla Chiesa tutta solo come ad “una casta”, al forno crematorio della pedofilia e della ricchezza? Ha un senso imballare una città come Roma per una intera settimana per beatificare un Papa che sta attirando qui per la seconda volta milioni e milioni di persone da tutto il mondo? Ma davvero pensiamo che tutto questo possa essere ridotto al misero frutto di una “casta ben organizzata”? Ma davvero crediamo che “ci basti” l’uomo e non il santo? Ma vi siete mai chiesti chi sarà davvero presente al vostro funerale o chi davvero vi piangerà? Per non parlare di quanto tempo i fiori sulle vostre tombe resteranno secchi prima che qualcuno venga a cambiarli…
Fermatevi. Riflettete. Usate questa Pasqua per vivere nelle antiche tradizioni che il nostro tanto amato Facebook ci aiuta troppo spesso a dimenticare e pensateci. Abbiate cura degli affetti veri e delle persone care e provate ad intraprendere una strada che col tempo vi conduca alla conversione.
E’ il mio regalo di Pasqua a tutti voi. Qualcuno lo ha fatto a me, quasi contro la mia volontà terrena di rinunciare ad essere agnostica, ed è il più bel regalo che io abbia mai ricevuto. “Rassegnatevi” a non aver più paura. Dio è la più bella scoperta che si possa fare nella vita.
Buona Pasqua a tutti voi.