Cos’è cambiato? Il Perinatal Hospice!

di Titti Mallitti

A volte può succedere che per sfortuna o fatalità la vita prende una piega diversa e inaspettata. Può trasformarsi così in una serie di piccoli gesti che inconsciamente la incatenano in un profondo e maniacale abisso depressivo. Gesti fatti di fiori freschi portati tutti i giorni al cimitero, di pianti inconsolabili, di occhiali da sole scuri per non incrociare sguardi non familiari, di “se”, di “ma” e sopratutto di “perché proprio a me”. Piccoli gesti dovuti ad una “non elaborazione del lutto”. Non é stato così per me e per tutte le mamme che hanno scelto come cura l’accompagnamento, la Comfort Care.

La nostra storia è la storia di una famiglia normale, serena, unita che si trova catapultata all’improvviso in una realtà terribile, quella di non veder mai nascere una figlia.
Nel 2012 rimasi incinta della mia seconda figlia, Benedetta. Durante l’ecografia morfologica le fu diagnosticata una displasia ossea grave, incompatibile con la vita. Mi fu detto solo “Signora, é necessario l’aborto terapeutico” e ci mandarono ad aprire subito la pratica di aborto senza accennare minimamente ai “contro” e senza parlare minimamente della possibilità di portare avanti la gravidanza e di applicare un Programma di Comfort Care. L’unica “cura” suggerita era interrompere la gravidanza.
Mi fu spiegato, durante l’iter che precede l’interruzione, che la legge permette questi aborti in età gestionale avanzata per preservare la salute psichica di una donna. Mi misi di fronte a questa affermazione e cercai di interiorizzarla, ma arrivai alla conclusione che per me era più salutare portare avanti la gravidanza. Non potevo accettare questa “cura”: interrompere la vita di Benedetta sarebbe stato devastante.
Così, nello stupore generale dei medici, ritirai la mia pratica per l’aborto terapeutico. Decisi di portare avanti la gravidanza, ma fui sola, nessuna struttura medica era pronta a trattare il mio caso.

Sapendo per fama che, l’Ospedale Evangelico Villa Betania era all’avanguardia come terapia intensiva neonatale, decisi di partorire lì. Benedetta é nata il 26 ottobre del 2012, lo staff medico, pur essendo tra i migliori, di fronte al mio caso vacillò, neanche loro con tutta la loro competenza sapevano come trattare il mio caso. Bastò però veramente poco: l’umanitá della coordinatrice ostetrica la Dott.ssa Piccolo al momento del parto, della coordinatrice della TIN la Dott.ssa Como che permise a me e a mio marito di stare con Benedetta anche negli orari non di visita, e di un infermiera pediatrica, la Dott.ssa Sarracino, al momento della morte di Benedetta che accolse il mio desiderio di poterla tenere in braccio mentre spirava.
La Comfort Care è semplicemente questo: accoglienza e umanità.

Perché alle mamme viene detto che l’unica scelta possibile è l’aborto terapeutico? Perché non parlare alle mamme dei Perinatal Hospice dove si pratica la Comfort Care?

Il Perinatal Hospice é un’ospedale all’avanguardia dove viene praticato il Comfort Care Perinatale, una pratica medica ed infermieristica che ha come obiettivo il Comfort non solo del paziente, ma di tutta la famiglia. Si tratta di un team multidisciplinare che mira all’accoglienza del tuo bambino malformato e incompatibile con la vita. La cura in questo caso per il piccolo che nasce é garantirgli:

1) calore;
2) nutrizione;
3) trattamento del dolore.

Per i genitori, invece, la cura é godere di tutti gli attimi della breve vita di questo figlio Speciale.

E così:

SI “all’invasione di parenti e amici nel reparto nascita per conoscere il piccolo”.
SI “alla celebrazione del rito del battesimo (per chi lo richiede)”.
SI “ad un book fotografico e video”.
SI “a piccoli ricordi come l’impronta delle manine e dei piedini”.

Perché c’é sempre bisogno di festeggiare e celebrare una nuova vita.

SI “quando sopraggiunge la morte, lasciare che quel figlio muoia tra le braccia della madre”.
SI “rispettare i tempi e il dolore dei genitori”.

Chiesi a Dio di mitigare la mia rabbia, desideravo che nessuna madre si sentisse più dire “è necessario l’aborto terapeutico”. Ricordo che gli dissi “fammi conoscere la Dott.ssa Parravicini se hai un progetto per me!” Non tardò a rispondermi…

Qualche mese dopo la morte di Benedetta e in seguito ad un mio articolo, in cui raccontavo la meravigliosa esperienza nell’accogliere mia figlia (articolo che a mia insaputa aveva fatto un “piccolo” giro del mondo) sono stata contattata dalla Dott.ssa Elvira Parravicini, la neonatologa che ha fondato il primo Perinatal Hospice a New York, docente alla Columbia University, insomma colei che ha inventato la Comfort Care.
Quando conosci Elvira ti accorgi subito che Lei ha quel qualcosa in più che molti professionisti non hanno: è umile.
Mettere in contatto il Perinatal Hospice di New York con l’Ospedale Evangelico Villa Betania é stata la carta vincente che ha permesso che a Villa Betania si aprisse questo percorso di accompagnento.

bLa prima a ricevere la Comfort Care é stata Martamaria (clicca qui per leggere la sua storia).
Benedetta é stata semplicemente un seme, una porta che ha aperto su una strada nuova, una strada che oggi viene percorsa non solo da tutte quelle mamme che desiderano non interrompere la gravidanza ma anche da quelle mamme che sfortunatamente subiscono un aborto spontaneo; perché la Comfort Care può essere applicata anche per i “Grandi Prematuri”.
Oggi, l’Ospedale Evangelico Villa Betania è il quarto Perinatal Hospice d’Italia, l’unico del Sud Italia.

Cosa é cambiato nella mia Vita?

– ho aperto una pagina su facebook “No Aborto Terapeutico” seguita da più 3000 follower (vi sembrerà poco ma sfido chiunque a cliccare Mi Piace su una pagina con questo nome);

– scrivo sul blog di Giorgia Petrini;

– io e Imma (mamma di Martamaria) collaboriamo con il team di Villa Betania quando arrivano mamme con piccoli incompatibili con la vita;

– sono la referente della Dott.ssa Elvira Parravicini in Sud Italia;

– sono diventata mamma per la terza volta, perché il SI alla vita porta a nuova vita.

– ho compreso la mia chiamata alla gioia piena.

Ieri era San Benedetto, l’onomastico della mia adorata figlia. Mi rendo conto che il Vangelo non mente mai:

“Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”. (Matteo 19, 29)

Chi si fida di Dio non resta mai deluso. Io ho lasciato una figlia e cento volte il Signore mi ha donato in questa vita e ancora mi donerà.
Insomma… a me è andata proprio bene!

Vorrei lasciarvi con questo pensiero che ho scritto sui segnalibri che a centinaia sono stati distribuiti al funerale di Benedetta, e che oggi mi rendo conto che è stato una sorta di profezia per la mia vita. Dicevano così:

«Mettere alla luce un bimbo, pur sapendo che deve morire ha un senso: abortire anche quando ci sono tutti i presupposti medici e legali per farlo, non impedisce al feto di morire come un “rifiuto”, senza nome e buttato chissà dove. Partorirlo significa donargli la dignità di essere umano, con un nome e un’identità, anche se per poche ore, significa battezzarlo e donargli la dignità di cristiano, significa farlo morire nell’amore dei genitori, dei nonni, degli zii e dei familiari, tra le coccole, le cure e le attenzioni di tutti, con un funerale e tutto quello che ogni essere umano dovrebbe ricevere.
Questo è il senso per chi non l’avesse capito! Ciao Benedetta, la tua famiglia è fiera di te».

Questo è semplicemente il senso della Comfort Care.

I Parinatal Hospice in Italia:

1) La Quercia Millenaria perinatal hospice at Agostino Gemelli teaching hospital , Catholic University of the Sacred Heart. Contact: Sabrina Pietrangeli Paluzzi, Tel. 0765-451160, cell. 3208010942. Rome, Italy

2) La Quercia Millenaria perinatal hospice at St. Chiara Hospital, University of Pisa. Contact: Bianca De Pascalis, cell. 3470445933. Pisa, Italy

3) Percorso Giacomo (James’ Path) perinatal hospice, Sant’Orsola Hospital, University of Bologna. Contact: Neonatologist Chiara Locatelli MD or by email. Bologna, Italy

4) Programma Perinatal Hospice, providing prenatal and neonatal support for families whose baby has life-threatening and life-limiting conditions. Maternal Fetal Medicine Department, Ospedale Evangelico Villa Betania. Contact: Annalisa Agangi, Department of Obstetrics; or Franca Sarracino, Department of Neonatology, Tel 3389832624. Naples, Italy

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