Archivi tag: Aborto Terapeutico

“La presenza viva di Benedetto ha trasformato la nostra vita”

di Titti Mallitti, da testimonianza di Elisa Silvi, 13 marzo 2015

Nel terzo venerdì di Quaresima io, Elisa, e mio marito Giovanni, come chiestoci da Don Aldo, abbiamo accompagnato la via crucis serale con la nostra testimonianza.
Siamo una famiglia che frequenta da alcuni anni la parrocchia di San Michele, dopo il nostro trasferimento da Milano, e abbiamo cinque bambini: Agnese, Pietro e Tommaso, di cui ci occupiamo quotidianamente, Benedetto Luigi Maria, che si occupa di noi dal Paradiso e la piccola Chiara Maria, ancora protetta nel grembo materno. Un anno fa, esattamente il 4 aprile, nasceva il nostro piccolo Benedetto, affetto da una grave patologia (la trisomia 18) dichiarata dai medici incompatibile con la vita; ma la sua storia è iniziata 8 mesi prima, quando ho scoperto di aspettare il nostro quarto bimbo, tanto atteso e desiderato. Continua a leggere “La presenza viva di Benedetto ha trasformato la nostra vita”

La Bellezza Rara dei Figli di Dio

di Titti Mallitti

Giulio è un liceale, ragazzo scaltro e intelligente.
Giulio non resta in silenzio.
Giulio non si nasconde dietro ai falsi miti del Progresso.
Giulio non ha vergogna di dire che è cristiano, che crede nella famiglia naturale, che è contro l’aborto, che prega.
Giulio che va controcorrente. Continua a leggere La Bellezza Rara dei Figli di Dio

La dottoressa nella bufera perché non prescrive la pillola del giorno dopo: «Se serve a far sapere che quel farmaco è abortivo, ben venga».

Intervista a Rita Polo, denunciata alla stampa per non aver dato il Norlevo a una giovane in pronto soccorso: «È una questione di onestà scientifica e poi umana».

di Benedetta Frigerio, 6 Novembre 2014

Dopo il caso dell’infermiera di Voghera che ha deciso di dimettersi in seguito alla bufera mediatica scoppiata per il suo tentativo (riuscito) di convincere due ragazze a non fare ricorso alla cosiddetta pillola del giorno dopo, è toccato alla dottoressa Rita Polo, 51 anni, subire la gogna per lo stesso motivo. Medico di turno al pronto soccorso di Noventa Vicentina (Ulss 6 Vicenza), l’11 ottobre scorso la Polo si è rifiutata di prescrivere il Levonorgestrel (Norlevo) a una giovane che si è rivolta a lei dopo un rapporto non protetto con il fidanzato. E nonostante lo sdegno e le accuse comparse sulla stampa, la dottoressa ribadisce le sue convinzioni, senza vittimismi e senza timore. «Se sono preoccupata? Direi di no», spiega con grande pacatezza e tranquillità a tempi.it. «Anzi, se tutto questo serve a chiarire la verità su quella pillola, che è abortiva, ben venga. Lo scopo del mio lavoro è curare e salvare vite. Ho fatto il medico per questo». Continua a leggere La dottoressa nella bufera perché non prescrive la pillola del giorno dopo: «Se serve a far sapere che quel farmaco è abortivo, ben venga».

Ventenne decide di abortire all’ottavo mese: arrestata per infanticidio.

La giovane vive nel Pescarese: era stata abbandonata dal marito. Indagati un ginecologo e un infermiere in pensione che l’avrebbero aiutata.

di Redazione, 24 Aprile 2014

Arrivata al settimo-ottavo mese di gestazione, con l’aiuto di alcuni conoscenti ancora da identificare, nel periodo compreso tra la fine di gennaio e la metà di febbraio, ha abortito con la conseguente morte del neonato. Ora P. P., una ventenne di Civitaquana, un paesino di 1.300 anime nel Pescarese, è stata arrestata per infanticidio e occultamento di cadavere. Continua a leggere Ventenne decide di abortire all’ottavo mese: arrestata per infanticidio.

Aborto post-nascita: un’idea scioccante conquista gli ambienti accademici.

di Gene Tarne, 7 Novembre 2014

Studenti attivisti pro-vita riferiscono una tendenza allarmante che si verifica nei corridoi delle università di vari Paesi occidentali, in particolare negli Stati Uniti: la crescente accettazione tra gli universitari di un’idea definita come “aborto post-nascita”.

Sì, avete letto bene.

Aborto post-nascita. Infanticidio.

“In quasi tutti i campus che abbiamo visitato, abbiamo trovato persone che ritengono moralmente accettabile uccidere bambini già nati”, ha riferito Mark Harrington, direttore del gruppo pro-vita statunitense Created Equal, che lavora con studenti universitari. “Questo punto di vista è ancora scioccante per la maggior parte delle persone, ma sta diventando sempre più ‘popolare’ tra le nuove generazioni”. Continua a leggere Aborto post-nascita: un’idea scioccante conquista gli ambienti accademici.

Mario Adinolfi “vuole la mamma”.

di Giorgia Petrini per Notizie ProVita
(rivista – numero di maggio 2014)

E’ un piccolo libretto rosso autoprodotto dall’autore, Mario Adinolfi, quello che racchiude in poche pagine, dense di dati e contenuto “drastico”, il grido condiviso dei nuovi disadattati di questo tempo, profondamente leso nei suoi principi più reali e naturali. E’ iniziato Venerdì 28 Marzo il tour di presentazione del libro “Voglio la Mamma” che ha trovato il suo nido di esordio, ospitato dall’Oratorio Piccolo di San Filippo Neri, a Chiesa Nuova, con il contributo umano e spirituale di Padre Maurizio Botta. Continua a leggere Mario Adinolfi “vuole la mamma”.

Il Nord Dakota voterà per introdurre nella costituzione il «diritto alla vita» fin dal concepimento.

Il 4 novembre, gli elettori dello stato americano voteranno per riconoscere «l’inalienabile diritto alla vita di ogni essere umano in ogni stadio di sviluppo». È il primo caso negli Stati Uniti.

di Tempi, 28 Ottobre 2014

Allo scopo di tutelare i diritti delle donne, degli omosessuali, di chi desidera un figlio, di chi vuole suicidarsi, in gran parte del mondo occidentale le leggi a tutela della vita umana stanno diventando più permissive. Il Nord Dakota è un’eccezione. Continua a leggere Il Nord Dakota voterà per introdurre nella costituzione il «diritto alla vita» fin dal concepimento.

Francia. Lejeune accusato di essere «un usurpatore». La moglie: «Non gli perdoneranno mai» la condanna dell’aborto.

Il professore Jerome Lejeune, fondatore della genetica moderna, ha scoperto la sindrome di Down. Per la moglie Birthe «la verità scomoda è che lui è stato un segno di contraddizione».

di Leone Grotti, 23 Ottobre 2014

«A 87 anni esco dal mio silenzio per difendere Jerome Lejeune, mio marito, morto 20 anni fa». Comincia così la lettera che Birthe Lejeune (qui intervistata da tempi.it), moglie del genetista che ha scoperto la sindrome di Down, ha deciso di scrivere al giornale francese La Croix per difendere il marito, di cui è in corso la causa di beatificazione, accusato in Francia di aver avuto un ruolo minore nella scoperta e di aver usurpato il lavoro di altri due ricercatori. Continua a leggere Francia. Lejeune accusato di essere «un usurpatore». La moglie: «Non gli perdoneranno mai» la condanna dell’aborto.

Esperienza, non valori: cosa (non) credono i giovani.

di Costanza Signorelli, 17 Ottobre 2014

Più della metà delle giovani donne del novarese afferma che potrebbe abortire se aspettasse un bambino indesiderato e considera del tutto normale l’utilizzo della “pillola del giorno dopo”. Continua a leggere Esperienza, non valori: cosa (non) credono i giovani.