di Alberto Bobbio – 2 Luglio 2013
Si sono dimessi per il bene della banca e per il bene della Santa Sede. E l’hanno deciso loro, naturalmente. Il linguaggio del comunicato della Sala stampa della Santa Sede che annuncia le dimissioni del direttore generale dello Ior, Paolo Cipriani, e del suo vice, Massimo Tulli, salva la forma, ma interviene pesantemente sulla sostanza. È una scossa per lo Ior. L’ennesima. E sicuramente non sarà l’ultima. Lo scenario adesso è davvero inquietante.
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