di Giorgia Petrini
Matteo 8, 26
Ed egli disse loro: «Perché avete paura, o gente di poca fede?» Allora, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia.
Il vangelo di oggi è davvero per me: mi ricorda quante volte ho dubitato e dubito ancora, qualche volta, dell’amore di Dio per me… per me proprio… ancora oggi, al mio terzo anno – e quasi mezzo – di conversione, in cammino per il cielo…! Non arrivo mai eppure lo tocco con la punta delle dita in ogni momento, che incredibile missione!
Oggi è un giorno bello (come tutti gli altri negli ultimi tre anni, ma forse questo ancora di più): tante grazie in poche settimane, tante notizie inaspettate, tante sorprese ricevute (sempre immeritate) e tanti piccoli miracoli mi hanno ricordato quante volte, in questo ultimo anno soprattutto, mi sono chiesta “Ma farò bene?”, “Farò male?”, “Davvero questa è la volontà di Dio per me, o è la mia?”. Ho spesso avuto paura e dubitato: “Perché avete paura, gente di poca fede?”. Ecco… che rivelazione è stata per me incontrare l’amore di Dio, il conforto caldo e inconfondibile delle sue parole, dei suoi gesti, dei suoi atti! L’esperienza più straordinaria di tutta la mia vita, in presa diretta con la realtà! Che meraviglia…
Da quando ho visto, capito e vissuto sulla mia pelle come il Signore sgrida i venti e il mare (Luca 1, 37 “Nulla è impossibile a Dio”) la mia vita è radicalmente cambiata. Non conoscevo ciò che oggi conosco. Non amavo ciò che oggi amo. Non vivevo della bellezza e dell’immensa gioia di cui oggi vivo. Non capivo, non sapevo, non vedevo… “Stai messa proprio male, fija mia!” penserete voi… :-) E con un gran sorriso e le palpebre a mezz’asta non posso rispondervi che …si, sto messa “malissimo” :-) e ne sono terribilmente contenta, felice come mai lo sono stata prima in tutta la mia vita. Ma che dico? Di più!
Non so in quante occasioni, negli ultimi tre o quattro mesi soprattutto, io e Marco ci siamo guardati increduli e allibiti, in balia di eventi e accadimenti che mai saremmo stati in grado di determinare per nostra volontà. “Ma è impossibile!” è stata l’espressione più frequente “Non ci si crede!”. Infatti è così: all’impossibile normalmente non ci si crede. Non lo si fa perché abbiamo dimenticato Dio, che non è il caso. E’ Dio, è Padre ed è Celeste (allora forse è un puffo? °_°). E’ uno che fa le cose fatte per benino, non a caso. E’ uno che mette tutto in fila che tu manco te ne accorgi, non come capita. E’ uno che ordina e prepara ogni millisecondo della tua vita (di ogni tua singola giornata) per qualcosa di meraviglioso, di straordinario, non di rabberciato, né di facile, né di veloce o frettoloso. E’ uno che fa le cose impossibili, quelle che appunto …non ci si crede. E’ uno che, quando capisci come funziona, sei fregato perché non puoi più farne a meno. E’ uno che quando lo incontri e pensi di avere una visione, speri subito che ce l’abbia pure qualcun altro che conosci, per non fare la figura dello scemo: “L’ho visto solo io, veh? Mica che davvero l’hai visto pure tu?”. E’ uno che ti frega con l’amore che ti dona e che si vendica lasciandosi amare follemente da te, che lo hai rinnegato e insultato un tempo, per il resto della tua vita. Pensa che storia! Come dire a un laziale che amerà la Roma per sempre, o viceversa. E’ uno che sta lì a ricordarmi ogni momento quel giorno lontano, quando atea e piena di me stessa, al mio angelo custode rispondevo: “A me Dio nun mmm’ha dato proprio gnonte! Io mi sono fatta da sola”. Povera me, non sapevo ancora di quale inganno ero vittima!
Cercavo salute e ho trovato salvezza. Cercavo affetto e ho trovato amore. Cercavo riscatto e ho trovato perdono. Cercavo un perché e ho trovato Dio. Mentre pensavo di cercare qualcosa, Lui ha trovato me. Non c’è niente di più grande, incredibile e meraviglioso che aprirsi all’amore di Dio.
Buongiorno Padre Mio, cosa posso fare oggi io per te?
“Abbi fede. Penso io al resto.”