Alice nel Paese delle MELAviglie…

Oggi Il Sole24Ore ha pubblicato il mio pezzo su Nuok di Alice Avallone. Sono venuta in contatto con questa band di visionari, e in particolare con Alice, ad Aprile di quest’anno: mi contattò proprio lei per chiedermi un’intervista sul mio libro nell’HUMUS di Nuok, che allora non conoscevo.Iniziò allora una corrispondenza che si rese frequente per diversi motivi anche nei mesi successivi e la cosa che mi colpì davvero non fu solo il fatto che Alice avesse soltanto 25 anni e vivesse tranquilla all’altro capo del mondo (alla faccia del femminismo che tiene ancora alta la bandiera dei diritti), quanto una cosa che parlando di giovani e volontà mi scrisse via mail: “Non abbiamo le scarpe con le toppe e non siamo venuti a New York con le valigie di cartone, però abbiamo passione e voglia di fare: questo progetto per noi è davvero importante”. Dentro di me, con garnde ammirazione, pensai: “Tò, ancora esistono i matti in cerca di gloria! :-)”. Da allora leggo Nuok abitualmente, non perchè mi serva o perchè abbia intenzione di tornare a New York a breve quanto perchè mi piace. Mi piace pensare che creatività e merito non abbiano “la firma illustre di nessuno”; mi piace sapere che dietro ad ogni piccolo widget di questo splendido progetto ci sia lo sguardo lungo di “una piccola donna coraggiosa” dagli occhi arruffati che non si chiede “cosa ne sarà di noi?” ma che alimenta l’entusiasmo e lo spirito di altri suoi coetanei che con lei (all’altro capo del mondo) hanno scelto di cavalcare questa sfida; mi piace pensare che questi siano i giovani (quelli veri) che ci regaleranno un giorno l’Italia che vogliamo e che vorremmo per i nostri figli e per i nostri nipoti; mi piace sapere che quelli come lei non hanno bisogno di nessuno di coloro che invece vorrebbe elevarsi a guida spirituale, emotiva ed esperienziale di nuove generazioni dalle quali ci sarebbe a volte davvero tanto da imparare, per non dire… solo.
L’onore di poter raccontare una così bella avventura su un quotidiano come Il Sole24Ore mi fa sperare che possa servire a renderne partecipi altre persone, altri giovani, altri anziani. Mi fa sperare che queste storie possano continuare a dare una Speranza ai miei lettori, anche (o soprattutto) a quelli che pensano prima ai soldi e poi ai desideri, prima al bisogno (che molto spesso “vero bisogno” non è nemmeno) e poi alle virtù (che in molti casi sono la nostra maggiore e inosservata ricchezza). La storia di questi ragazzi, come molti altri ce ne sono, è un dono per noi tutti e il bene comune, del quale l’essere umano troppo spesso si dimentica ormai, dovrebbe ispirarci ad ambire che persone come Alice Avallone diventino per il nostro Paese un vanto di vero merito della nostra bella Italia nel resto del mondo.
Forza Alice! Forza Nuok!
Alice Avallone, Fondatrice di Nuok

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