Una cosa straordinaria.

di Giorgia Petrini

Mentre pensavo a cosa avrei scritto oggi, mi sono ricordata che oggi è il 5 luglio. Un anno fa, il 5 luglio, io e Marco – dopo un primo periodo tipo il gatto e la volpe – abbiamo sancito il nostro “impegno di coppia”, per ora un’intenzione. “Oh guarda che io sò cattolica però!” gli dicevo un anno fa non sapendo bene “di che squadra” fosse lui. “Su questo non mollerò mai! Levati ‘sto mantello da principe azzurro che il mio Salvatore è già arrivato da un pezzo!” pensavo tra me e me. I primi mesi sono stati molto belli, ma cristianamente anche molto complicati. Non ho mai perso un colpo nel mettere sempre la fede avanti a tutto, anche quando condividere una messa sembrava difficile, a volte perfino imbarazzante. Non ho mai perso una buona occasione per tentare di “sedurlo” in questo senso e tra molte preghiere e parecchi tentativi di conquista spirituale, piano piano, passetto passetto, manina manina, bacin bacino, siamo arrivati qui, nel centro di un cammino e di un progresso spirituale che ha dell’incredibile… appena un anno dopo.
Un conto è stupirsi del fatto che il dono della fede possa cambiare improvvisamente la tua vita a 35 anni (quando quasi tutto ti pare ancora possibile); altro conto è avere la chance di poter osservare giorno per giorno cosa invece fa Dio con le persone che tu ami quando di anni ne hanno 50, o più.
E’ stato un anno splendido, ricco di sorprese e colpi di scena inaspettati. E’ stato un anno trascorso in un momento bello, intenso, pieno, vivo e soprattutto donato nelle scelte di ogni giorno, nella fede, nei pensieri, nelle parole e nelle opere. Abbiamo vissuto momenti che non dimenticheremo mai (dopo anni passati a pensare che nulla ci avrebbe più stupiti) e incontrato persone che davvero continuano a cambiare in bene le nostre vite. Cosa posso dire di più? Amo un uomo che mi ama, e questa mi sembra già una cosa straordinaria. Non lo so se si spaccia per un principe o se lo è davvero, però lo scorso anno ad Agosto è venuto a prendermi alla stazione quando tornavo da Lourdes, stendendo un tappeto rosso in mezzo alla strada con attoniti passanti che tenevano la lingua fuori dalla bocca, fingendo che fosse per effetto del caldo, anziché per lo stupore… Non saremmo ciò che siamo se il Signore non ci tendesse la mano in ogni momento. Non sarei così felice se Lui non fosse con noi. Buon primo anno, mio re.

3 pensieri riguardo “Una cosa straordinaria.”

  1. Sognavo di diventare un principe. A un certo punto ho pure pensato di poterci riuscire da solo. Invece, non ce l’ho fatta.. Adesso, finalmente, ho scoperto di essere un vero principe. Insieme a milioni di altri uomini: Figli di Dio, Fratelli in Cristo. Celebro con te, Giorgia, un anno straordinario: quello in cui il Signore ha fatto nuove tutte le cose.

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