Legge Pro Omofobia – Lettera aperta agli amici omosessuali.

di Guido Mastrobuono

Oggi un’amica, che è madre di una ragazza omosessuale ed attivista per i diritti LGBT, mi ha fatto vedere i commenti della Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBT sulla proposta di legge definita, con una sorta di sadismo umoristico “anti omofobia”.

Dopo un po’ ho notato che il testo a fronte, pubblicato sul quel sito all’indirizzo http://www.retelenford.it/notapdlomofobiatransfobia, non aveva nessuno degli elementi, presenti nel testo che sta venendo discusso in parlamento (preso qui dal sito della camera dei deputati e qui) che hanno giustificato la mia fortissima presa di posizione.

Le cose che mi preoccupano come cattolico, cittadino italiano, ed amico di omosessuali sono:

1)      L’associazione all’identità sessuale di “qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse all’essere uomo o donna” che sdogana il sesso in pubblico, la pedofila, lo sprezzo di qualunque forma di rispetto di sensibilità sessuale di alcun genere la quale, tra l’altro, sancisce “per legge” l’equivalenza tra omosessualità e perversione (cosa offensiva proprio nei confronti degli omosessuali ed inaccettabile per qualunque persona di buona volontà) (Art.1).

2)      La previsione della sola possibiltà di “reclusione fino a un anno e sei mesi chiunque, in qualsiasi modo, diffonde idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall’identità sessuale della vittima” che non fa alcuna differenza

  • tra la “diffusione di idee” (cioè la comunicazione, la diffusione, la discussione e la civile ricerca di una sintesi) e la “propaganda”  (cioè il supporto a determinate idee).
  • tra incitazione volontaria o involontaria.

Sottolineo che la proposta di legge, giustificata con le esigenze degli omosessuali, mette fuori legge la Bibbia, il Talmud ed il Corano nonché una buona parte della letteratura, dell’arte, del cinema e del teatro.

Vi faccio un esempio, il discorso all’Umanità tratto dal film di Charlie Chaplin “il Grande Dittatore” diffonde idee discriminatorie “per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o motivati dall’identità sessuale della vittima” in quanto, appunto, ne denuncia la virulenza.

Vale la stessa cosa per la Divina Commedia di Dante o il Mercante di Venezia di Shakespeare.

Soprattutto, una legge che dovrebbe proteggere gli omosessuali dall’omofobia vieta, in loro nome, la predicazione delle idee proprie delle tre grandi religioni monoteiste (Cristianesimo, Islam ed Ebraismo) in quanto Bibbia, Corano e Talmud apertamente avversano parecchie “manifestazioni esteriori” di sessualità (non solo omosessuali).

Conseguentemente, ritengo che le conseguenze del “rancore cristiano” saranno minimali se confrontate, per esempio, dalle conseguenze del “rancore islamico” che verrà sicuramente veicolato da predicatori estremisti.

Di certo avremo solamente una infinita catena di ingiustizie nessuna delle quali sarà in grado di compensare le ingiustizie precedenti.

Attivisti omosessuali denunceranno i cattolici intenti a testimoniare la loro fede.

I cattolici denunceranno gli omosessuali rei di diffondere “odio religioso”.

Incominceranno a chiudere i blog, i giornali, le associazioni.

A forza di fare “occhio per occhio”, ci troveremo tutti ciechi.

E muti.

E sordi.

Ed ignoranti.

E dannatamente soli.

E chi ci guadagnerà?

Ci guadagneranno coloro che guadagnano dalla divisione, dalla solitudine e dalla disperazione.

Ci guadagnerà chi vende armi, chi presta denaro, chi ha interesse che i cittadini non si uniscano tra di loro per modificare il sistema politico al potere che tante sofferenze ha causato a tutti i cittadini italiani.

E non posso che notare che Ivan Scalfarotto è appunto un manager della banca multinazionale Citigroup prestato alla politica.

Ma a pensar male si fa peccato (come diceva Andreotti).

Dobbiamo quindi opporci tutti assieme a questa legge che renderà più problematica la vita di tutti e, sicuramente, renderà estremamente più problematica e pericolosa la vita di tutti gli omosessuali.

Spero che, con il vostro aiuto, saremo in grado di smascherare le vere finalità di questa legge che, a mio avviso, è soprattutto volta a impedire la convivenza civile ed, in questo modo, l’integrazione che può essere ottenuta solo nel mutuo rispetto delle differenze.

Guido Mastrobuono


Riferimenti:

Link alla camera da cui ho preso le informazioni: http://www.camera.it/leg17/126?tab=4&leg=17&idDocumento=245&sede=&tipo

Dossier: http://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Testi/GI0053.htm

Fonte: Liberi Pensieri

1 commento su “Legge Pro Omofobia – Lettera aperta agli amici omosessuali.”

  1. [..]Conseguentemente, ritengo che le conseguenze del “rancore cristiano” saranno minimali se confrontate, per esempio, dalle conseguenze del “rancore islamico” che verrà sicuramente veicolato da predicatori estremisti.

    Penso che queste parole, da sole, giustifichino in toto questa e qualunque legge tesa a garantire quel rispetto delle diversità e della libertà di espressione delle quali il signor Mastrobuono si riempie tanto la bocca.
    E’ ripugnante, nel 2013, leggere ancora costruzioni lessicali quali “Amici omosessuali” e “madre di una ragazza omosessuale”.
    Avrei gradito scrivere questo sul suo blog Signor Mastrobuono, ma non mi è possibile visto che da gran fautore della libertà di espressione, modera e cancella commenti a lei poco graditi.
    Cordialmente
    Francesco

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