di Redazione
Giovanni Keplero (Weil der Stadt, 1571 – Ratisbona, 1630).
Fu astronomo, matematico e musicista tedesco.
Keplero, che desiderava divenire un pastore protestante, compì i suoi studi alla facoltà di teologia di Tubinga, dove frequentò corsi di matematica, geometria e astronomia di alto livello. Scoprì le leggi che regolano il movimento dei pianeti e che sono chiamate, appunto, “Leggi di Keplero”.
Il suo Harmonices mundi termina così: “Interrompo di proposito e il sonno e la vastissima speculazione esclamando dinnanzi a tanto spettacolo con il Re suonatore di cetra: grande è il Signore nostro, grande è la sua virtù, e la sua sapienza non ha confini; lodatelo voi, o cieli, e lodatelo voi, o Sole, o Luna, o Pianeti, qualunque senso per percepire e qualunque lingua adoperiate per manifestare il vostro Creatore; lodatelo voi, o armonie dei cieli, lodatelo voi che osservate le armonie manifeste; loda anche tu, anima mia, il Signore creatore tuo finché vivrò; infatti da Lui, per Lui e in Lui ci sono tutte le cose, tanto le sensibili quanto le intellettuali, tanto quelle che ignoriamo del tutto, quanto quelle che conosciamo, che sono per lui una piccolissima parte, giacché non si può ancora andare oltre. A lui la lode, l’onore e la gloria nei secoli dei secoli. Amen”.
In una lettera del 1613 ad un nobile non identificato, scriveva: “Non vi è in me ambizione più grande né desiderio più ardente, dello scoprire se posso trovare Dio anche dentro di me, questo Dio che quando osservo l’universo riesco quasi a toccare con mano”.
Fonte: “Scienziati, dunque credenti” (Francesco Agnoli), Edizioni Cantagalli.
1 commento su “Le leggi di Keplero e il Dio Creatore.”
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