di Eugenio La Mesa
Essendo il mio primo post su questo blog di Giorgia, che ringrazio per l’opportunità, mi presento. Sono Eugenio La Mesa, ho 46 anni e per oltre 20 anni ho fatto il piccolo imprenditore nel settore del software e del marketing online, lavorando come fornitore per varie multinazionali in Italia e all’estero.
Il 4 ottobre 2009 (giorno di San Francesco), dopo circa 20 anni che non entravo in chiesa (salvo matrimoni, battesimi e funerali) mi fu proposto dalla mia fidanzata di allora di andare a sentire un sacerdote di domenica sera. Le dissi “ma non sapevo che dicessero messa di sera” e lei mi rispose che non avrebbe detto la messa; e io replicai “e cosa mai dovrà dirti un sacerdote se non dice la messa?”. Sono una persona curiosa e senza pregiudizi, così decisi di andare alla scoperta, senza farlo solo per fare contenta lei.
C’erano circa 1.000 persone di varie età, zone di Roma e provenienze socio-economico-culturali, e rimasi letteralmente folgorato da come si svolse quella sera. Cominciai così a frequentare ogni domenica per un anno e mezzo questi incontri e alla fine di questa esperienza decisi di accompagnare questa rinascita della fede con il laboratorio di Don Fabio Pieroni a San Bernardo di Chiaravalle a Centocelle, con il quale ho fatto nel 2013 un pellegrinaggio in Terra Santa.

La talassemia è la più diffusa malattia mortale genetica del mondo e in India facciamo trapianti di midollo osseo (che è l’unica cura esistente) facendo pagare i pazienti benestanti. Il profitto fatto con 4 paganti lo usiamo per dare un trapianto gratis, anziché metterlo nelle nostre tasche.
Su questo blog scriverò di storie che riguardano questa esperienza e di come ciò che facciamo, illuminato dalla fede, può avere un senso diverso, ancora più grande, e portare frutti buoni.