Archivi categoria: Tra Cielo e Terra

Essere Gianna è la mia missione.

Gianna Jessen
Sul sito di Gianna Jessen una frase di madre Teresa ricorda: “God is using Gianna to remind the world that each human being is precious to Him”.

"In God we trust", ma se non mi conviene…

Foto by Frieke Janssens, fotografo e belga
Mentre pago in cassa 2,19 euro per un pezzo di pizza in Viale Europa alle 2.19 di un lungo pomeriggio che è appena cominciato, passeggio lentamente, e qua e la presto udito e vista ai discorsi e al fare della gente. Sento commenti sugli scontri di una “giornata sindacale” di estrema violenza in tutta Italia; gente che si chiede come andranno le prossime elezioni con lo stesso interesse riverso su chi vincerà la prossima puntata dell’Eredità; mamme al telefono in corsa tra i bambini presi a scuola (con il suv lasciato a lampeggiare in doppia fila) e la pausa pranzo che finisce; maschi (per lo più sposati) che parlano di nuove femmine (spesso sposate anche loro) sbirciate in corridoio; minorenni di nuova generazione (bulli e pupe) usciti dalla scuola media lì accanto che fumano (davanti a tutti, indifferenti) alla fermata del bus; donne anziane in minigonna che aspirano ad avere di nuovo vent’anni, forse accanite fans della Bertè (?); uomini adulti e ben vestiti che mettono continuamente mano alla tasca in cui si trova il portafoglio, come se il peso di troppi spicci incidesse sull’equilibrio del passo preso; commesse precarie in cerca del posto fisso che aspettano di spaccare le lancette prima di alzare di nuovo la serranda; decine di persone che, per lo più ipocondriache e sotto l’effetto dell’industria mediatica del farmaco, fanno la fila in farmacia per comprare sostanze del tutto inutili ben propagandate; bimbi di pochi mesi lasciati a tate di “poca esperienza”; gente forte che parla di gente misera e gente misera che parla di gente che ha potere; anziani soli in difficoltà anche solo per poter camminare in autonomia su marciapiedi i cui sanpietrini fuori posto sono ormai come trappole per topi… incontro perfino un invalido sulla sedia a rotelle che fermo in un angolo della strada dice al telefono a qualcuno: “Ho visto scendere una signora (io avrei aggiunto “che godeva di ottima salute e camminava svelta su un tacco 11”), ma non ho fatto in tempo a dirle di lasciarmi libero il postoContinua a leggere "In God we trust", ma se non mi conviene…

Uomini veri per donne senza paura? Sarebbe ora…

Per la seconda volta, in occasione della presentazione del suo secondo libro, “Sposala e muori per lei”, ieri sera sono andata a sentire Costanza Miriano a Roma, alla Gran Madre di Dio di Ponte Milvio. Già autrice di “Sposati e sii sottomessa”, arrivato ormai a 30.000 copie, Costanza conferma la sua chiara natura di donna senza paura, con consueto garbo, estrema dolcezza e sospesa femminilità. All’evento di presentazione, con chiesa stracolma (anche grazie alla presenza del biblista Don Fabio Rosini – direttore dell’Ufficio per il Servizio delle Vocazioni della diocesi di Roma – che accompagna Costanza in un cammino narrativo, teologico e filosofico sui temi più appassionanti del matrimonio, dell’amore e della genitorialità), si respira un’aria ilare, gioiosa, frizzante e leggera – perfettamente in tono con lo stile di Costanza. Continua a leggere Uomini veri per donne senza paura? Sarebbe ora…

Sposati e sii sottomessa

Ieri sera, invitata da una coppia di amici, ho piacevolmente assistito alla presentazione di un libro nel centro di Roma, in Via del Teatro Valle: “Sposati e sii sottomessa” di Costanza Miriano. Giornalista, moglie e mamma brillante e luminosa di 4 figli e forte sostenitrice del matrimonio cristiano, nel senso anche “pratico” del termine, Costanza mi è sembrata una donna chiara, schietta, aperta e soprattutto “facile”. Continua a leggere Sposati e sii sottomessa

Chi ama la propria vita, la perde (Gv 12, 24-26)

Con le tante condivisioni di questi ultimi giorni e con i rimpalli che ho voluto contribuire a diffondere via web sulla storia di Chiara ed Enrico, in tanti mi hanno chiesto di scriverne. Forse perché, essendo la mia conversione recentissima, qualcuno si aspetta un punto di vista “più moderato” o forse perché molti hanno ancora bisogno e voglia di sentir parlare della incredibile testimonianza di vita di questa giovanissima donna e del suo coraggiosissimo marito. Continua a leggere Chi ama la propria vita, la perde (Gv 12, 24-26)

Ciao Chiara

Di Gianluigi De Palo

“Molti mi chiedono invormazioni relative a #ChiaraedEnrico. Queste poche righe sono solo un accenno…
Chiara Corbella è una ragazza nata in cielo questa mattina. Continua a leggere Ciao Chiara

Io non ho più paura

E dire che “Non abbiate paura” si direbbe quasi una frase come tante, un detto facile, una cosa per tutti… il Bricofer dell’uomo ganzo, quello che “io so io e ve sistemo a tutti, perchè io non ho paura“. L’original brand del colpo perfetto, la frase che funziona, quella del Papa buono che parla a tutti. Si. Peccato che quasi nessuno abbia il coraggio pubblico o la responsabilità sociale, in un mondo ormai strafatto di materia prima, consumismo e interessi personali, di voler dire chiaramente che quel “Non abbiate paura” aveva un seguito, forse più importante del primario e apparentemente banale gesto di incoraggiamento: “Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo” (questa è la frase intera tratta dall’omelia pronunciata da Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1978 in occasione dell’inizio del suo pontificato).
Mi rendo conto: “Non abbiate paura” (e basta) per il grande pubblico funziona meglio. Acchiappa pure quelli che… “è il Papa buono di tutti vah, pure se io sono ateo o ci credo poco“. Non si capisce bene quale delle due tra “ateo” e “ci credo poco” sia la peggior opinione soggettiva priva di senso in entrambi i casi o per quale strano motivo il povero Papa Benedetto XVI debba o dovrà essere destinato ad essere ricordato il non buono o magari, peggio ancora, il cattivo.
Strano modo che scelgo dall’ultimo post di febbraio ad oggi per farvi i miei auguri di buona Pasqua, no? E’ vero, lo so, che pizza eh! :-) Chi l’avrebbe mai detto? La Petrini che scrive di “misticismo”, di “robe sopraffine”? Ma che è diventata fondamentalista? Oibò! Dove sono finiti tutti quei bei ragionamenti sull’innovazione, la velocità, il progresso, il cambiamento, la razionalità, la matematica, la logica, l’intelligenza, eccetera, eccetera, eccetera…? Che ci azzeccano i papi, la fede o Cristo con… il popolo della rete, con la tecnologia, con i giovani o con il futuro del mondo?
E io domando a tutti voi: “Ma davvero siamo sempre stati così presuntuosi e super dotati da credere che ogni nostro terreno ragionamento non sia frutto del disegno superiore di chi ha fatto (anche) dell’innovazione, della velocità, del progresso, del cambiamento, della razionalità, della matematica, della logica, dell’intelligenza, eccetera, eccetera, eccetera, solo tanti bei doni per noi, sperando che imparassimo con il tempo a farne il giusto uso con gli opportuni strumenti?” o “Ma perchè pensare che le due siano tra di loro in contraddizione invece di intuirne e poi capire che la vera natura di tutto questo è altrove?”. E’ tosto ammettere di essere come tante briciole di pane davanti a quella che per molti è solo una ipotesi bislacca per deboli di volontà – lo so perchè anche per me un tempo (neanche troppo lontano) era quasi così – ma oggi io credo che convertirsi sia un gesto di coraggio, sia Il Dono per eccellenza, sia l’unico modo che abbiamo e che ci resta per capire davvero che la nostra dimensione mentale, spirituale e umana sarà infinita solo se compresa in un disegno supremo del quale noi siamo soltanto una “mediocre” e piccolissima rappresentazione passeggera. A nessuno mancheranno i ripensamenti, i dubbi, le paure o le domande, ma del resto come si può vivere essendo certi di tutto, certamente consapevoli, pienamente sicuri di sè, sempre e solo razionali o pragmatici o soprattutto in grado di sentirsi onnipotenti? Non avere paura aprendo le porte a Cristo vuol dire per me non dubitare, non temere ciò che vedi perchè in realtà ciò che non vedi è il suo “infinito contenitore”, qualcosa di ben più grande della tua volontà, della tua superbia, delle tue certezze, delle cose che non ti spieghi da una vita (ma che invece hanno un senso), dei tuoi progetti per il futuro sui quali qualcun altro ha già tirato le somme che tu oggi non programmerai (perchè non sei artefice di un bel niente), della tua razionalità che altro non è se non il primo modo con cui l’essere umano cerca soltanto di inibire le sue paure, della tua vita stessa che da 1 a 10 conta solo 3 (e le 7 cose che ti mancano non te le puoi nemmeno immaginare, non si possono spiegare), dell’universo intero, compreso quello che ancora andiamo cercando e che solo Dio sa se mai lo troveremo…
Questo è il punto. Dove la vogliamo mettere allora la rete, l’innovazione, il progresso, l’evoluzione della specie, le grandi scoperte sulle staminali, l’energia nucleare, o tutte quelle cose che ci fanno sentire tanto razionalisti, tanto fisici, tanto pragmatici o tanto Autonomi rispetto al continuo bisogno che molti presunti atei hanno di dover dimostrare al mondo di non avere “la necessità” di adorare Dio? Non li capisco più, ma mentre li rispetto mi chiedo se abbia un senso. Ha un senso secondo voi gridare a gran voce in un coro unilaterale “Santo subito” per un Papa che ha cambiato la storia del mondo se non si crede in Dio o se quel che piace è l’uomo Giovanni Paolo II e non il santo? Ha un senso credere di poter dimostrare, come molti fanno, che Dio non esiste perchè se esistesse lui non esisterebbero la fame, la guerra o la malattia? Ha un senso pensare alla Chiesa tutta solo come ad “una casta”, al forno crematorio della pedofilia e della ricchezza? Ha un senso imballare una città come Roma per una intera settimana per beatificare un Papa che sta attirando qui per la seconda volta milioni e milioni di persone da tutto il mondo? Ma davvero pensiamo che tutto questo possa essere ridotto al misero frutto di una “casta ben organizzata”? Ma davvero crediamo che “ci basti” l’uomo e non il santo? Ma vi siete mai chiesti chi sarà davvero presente al vostro funerale o chi davvero vi piangerà? Per non parlare di quanto tempo i fiori sulle vostre tombe resteranno secchi prima che qualcuno venga a cambiarli…
Fermatevi. Riflettete. Usate questa Pasqua per vivere nelle antiche tradizioni che il nostro tanto amato Facebook ci aiuta troppo spesso a dimenticare e pensateci. Abbiate cura degli affetti veri e delle persone care e provate ad intraprendere una strada che col tempo vi conduca alla conversione.
E’ il mio regalo di Pasqua a tutti voi. Qualcuno lo ha fatto a me, quasi contro la mia volontà terrena di rinunciare ad essere agnostica, ed è il più bel regalo che io abbia mai ricevuto. “Rassegnatevi” a non aver più paura. Dio è la più bella scoperta che si possa fare nella vita.

Buona Pasqua a tutti voi.