Archivi tag: Compresse artistiche

La più grande reliquia della croce di Cristo è tra i monti della Spagna del Nord.

di Giorgia PetrinicantabriaSpero di farcela. Abbiamo visto talmente tante cose bellissime in 4 giorni che ce ne ho messi altri due solo per scegliere cosa raccontarvi senza omettere informazioni che potessero coinvolgere sia i sensi terreni che quelli soprannaturali! Ho scelto con fatica e vado subito al sodo. Continua a leggere La più grande reliquia della croce di Cristo è tra i monti della Spagna del Nord.

Cosa bolle in pentola? Un’Italia che innova con punte "fuori dal confine"…

Le foto di Sharm

Ho finito di sistemare le foto di Sharm: ne ho fatte una marea e selezionarle non è stato facile. Ce ne sono moltissime belle. Pubblico questa in preview perchè sono particolarmente contenta degli scatti dedicati ai bambini del posto e dei risultati ottenuti. Un’intera sezione è dedicata a loro, alla loro storia, ai loro sguardi, al loro mondo. Continua a leggere Le foto di Sharm

Sebastiano Del Piombo e Mirò

Sebastiano Del Piombo a Palazzo Venezia a Roma

Un’occasione irrinunciabile per la prima retrospettiva monografica mai realizzata sul veneziano Sebastiano Luciani detto “del Piombo”, che a Roma ha dipinto gran parte dei suoi capolavori.

Vicino a Michelangelo, la cui amicizia terminò in occasione di un litigio alla cui base vi erano divergenze su come dovesse essere affrescata la Cappella Sistina, divenne, nel secondo decennio del Cinquecento, l’unica vera alternativa allo stile di Raffaello Sanzio.

Come suggerirvi di non vederla, magari in un bel pomeriggio assolato che vi permetta di degustare un buon caffè sulla magnifica terrazza di Palazzo Venezia? Andate gente, andate…

Joan Mirò alla Reale Accademia di Spagna a Roma

Altra opportunità, da non perdere per nessun motivo, ma anche in questo caso sono di parte (per una profonda ammirazione che provo da anni nei confronti di uno dei miei artisti preferiti), la mostra gratuita di Mirò alla Reale Accademia di Spagna a Roma. Pochi pezzi, tra acquetinte e acqueforti, prevalentemente realizzati nel periodo degli “antiritratti” tra il 1969 e il 1978 (che avevo già visto a Barcellona).
La mostra dura fino al 25 maggio: periodo ideale per abbinare a quest’occasione qualche minuto da spendere con qualche sguardo sulla Roma dall’alto, che l’Accademia di Spagna (con la sua posizione strategica) ci invita ad ammirare più che mai….

Frozen Man…

Imperdibile. James Taylor in One Man Band è un evento immancabile: il primo che segnalo prima che accada (il 15 Aprile 2008 al Gran Teatro di Roma).
Taylor ha scaldato i miei anni spesi in musica ed è ancora uno dei miei artisti preferiti (da ascoltare e da suonare). Suggerisco vivamente anche il disco uscito di recente che da il titolo al tour e che contiene il CD Live e il DVD del concerto. Taylor è, a mio parere, il cantautore più intonato (non pecca mai di mezzo tono nè in alto nè in basso), più musicale (nel senso “chitarristicamente più poetico” del termine) e più melodico (in termini di “memoria orecchiabile”) di tutti i tempi! E’ una sorta di bacheca per me, un quadro con tante note precisissime, tutte al loro posto, dove ogni nota è di un colore inequivocabile. Straordinariamente unico, inimitabile e inequivocabile. Lo senti e dici “Questo è James Taylor” anche se non lo conosci…
Voi non lo so, ma io ci sarò.

Il Sito Ufficiale di James Taylor >>
Il Sito Columbia di James Taylor >>
Il video di Something in the Way she Move su YouTube >>
Il sito del Gran Teatro per il concerto del 15 Aprile 2008 >>

San Valentino… from the underground

Maria Pia De Vito: “Songs from the Underground”

Vista al Palladium di Roma il 14/02/2008
Voice, electronics: Maria Pia De Vito – Sax: Francesco Bearzatti – Trombone: Gianluca Petrella – Piano: Claudio Filippini – Bass: Luca Bulgarelli – Drums: Walter Paoli

Non potevo sperare in un San Valentino migliore di questo.
In passato, ho scelto di inserire questo post anche nel mosaico “TecnologicaMente pensando” oltre che “Comrpesse artistiche” perchè ritengo che proprio la tecnologia applicata alla musica sia stato uno degli elementi di forza di questa serata dedicata al Jazz.
Imperdibile…

La scheda di Maria Pia De Vito sul sito del Palladium >>
Il sito del Palladium >>

Kneebody

Belli, giovani e bravi!
Si chiamano Adam Benjamin, Shane Endsley, Kaveh Rastegar, Ben Wendel e Nate Wood.
Il trombettista Dave Douglas ha commentato in un giudizio che non potrebbe esprimere meglio il talento di questa band: “La loro musica segna una nuova direzione possibile, è spontanea ed eccitante. La scrittura è fresca e il modo in cui la sanno integrare con l’improvvisazione è unico.”
Arrivano da Los Angeles, New York e Denver. Suonano tutti e tutti compongono con un risultato che divampa dal rock-jazz elettro-acustico all’hip hop. Li conoscevo singolarmente per averli trovati tra i musicisti di alcuni miei cd (Ani Di Franco e Steve Coleman), ma insieme li si apprezza per un jazz contemporaneo che è davvero fuori dalle righe: una formazione poliedrica giovane, talentosissima e di un livello, tecnicamente parlando, che farebbe invidia al grande Miles (Davis)!
Era uno degli ultimi concerti dedicati al jazz-rock e contemporaneo dalla Casa del Jazz. Ci provavo da qualche tempo ad assistere ad un’esibizione dal vivo di questi fenomeni. Finalmente ieri sera ci sono riuscita…

Il sito ufficiale dei Kneebody >>
I Kneebody su myspace (link ricco di live videos e mp3) >>

Joey DeFrancesco all’Alexander Platz

Definirlo un Mito del groove è poco: inesauribile e carico di mood.
Non sentivo un concerto così da qualche anno (anche se indubbiamente di recente me ne sono concessi pochi). Adoro il suo stile e la leggerezza che “nonostante i quintali che si porta appresso” è sempre un velo di vento che colora di note un momento di vita… Trascina con sè tutto quello che trova e quando suona lui il resto del mondo diventa un accessorio, quasi inutile a volte. In certi momenti sembra che abbia dieci mani; non prede un colpo MAI; spazza via musica come fossero acari di polvere; imprime il tempo come un orologio svizzero… sembra perfino che sia il tempo a doverlo inseguire a volte. E’ pazzesco. E’ un genio. Era tanto che non lo sentivo dal vivo e mi mancava. A Roma viene poco, ma stavolta l’ho pizzicato all’Alexander Platz: era una sera delle mie, di quelle rare, di quelle strane: una di quelle in cui l’unica cosa che ti passa per la testa è colmare di jazz tutto quello che si annacqua… stavo quasi per affogare.
Grazie Joey, se non c’eri tu…

Chagall delle meraviglie

Fino al 01.07.2007 il Complesso del Vittoriano espone quasi duecento opere di Marc Chagall, tra le quali anche la sequenza dedicata alla raffigurazione della Via Crucis (non delle sue cose migliori a mio parere).
Molto belli anche i percorsi fotografici dedicati alla vita di Marc, i pezzi più piccoli e tutta la serie che raffigura le coppie di amanti (di giorno, di notte, in blu, in rosso…).
Straordinarie le estroversioni artistiche che più lo hanno reso noto: i personaggi volanti, le scritte al contrario, le figure amorfe sotto a quelle in primo piano, le sue firme nascoste
Assolutamente da vedere e io raccomando sempre… meglio soli, magari proprio il venerdì sera a cavallo dell’ora di cena (se il posto lo permette) quando il mondo si trova altrove… E’ uno dei vantaggi che offre il Complesso del Vittoriano.

Gli ultimi… "pellegrinaggi artistici"

1) COMPLESSO DEL VITTORIANO: “Matisse e Bonnard: viva la pittura!”
Dal 06.10.2006 al 07.02.2007 il Complesso del Vittoriano ospita questa bellissima mostra che ripercorre le tappe fondamentali di due artisti straordinari. Impossibile anche solo pensare a …”quanti colpi di pennello” abbiano dipinto una banale… nuvola. Bellissima.
2) COMPLESSO DEL VITTORIANO: “Museo del Risorgimento”
Mi ci sono volute un paio d’ore a visitarlo tutto. Emozionante il composto frullato derivato dal fare un viaggio dentro la storia… camminando sui pavimenti della storia dell’Altare della Patria, dentro e fuori. Ci sono finita dentro subito dopo la mostra di Matisse e Bonnard…
3) GALLERIA MUCCIACCIA: “Giorgio De Chirico”
Uscendo dal Vittoriano per andare in libreria, sono incappata nella Galleria Mucciaccia che ospita Giorgio De Chirico: a corredo della mostra, Mucciaccia è peraltro editrice di un bel libro sull’artista (acquistabile in loco) provvisto di ottime riproduzioni delle opere più celebri del Gran Giorgio. Io l’ho comprato, ne vale davvero la pena…