di Giorgia Petrini
Mi tocca sempre fare la parte dello yogurt, a me. Quella acida. Lo so, ma ci sono casi in cui proprio non se ne può fare a meno di dire le cose come stanno. Magari, cerco di andare al sodo.
TG1 delle 20.00
Quasi venti minuti di Ultrà che – per la cronaca e per chi non lo sapesse ancora – negli stadi comandano almeno almeno dagli anni ’80 (vedi “Ultrà”, presunto capolavoro di Ricky Tognazzi, di quegli anni). Due parole sul povero Ciro, liquidato brevemente con la riuscita operazione alla schiena (ringraziamo Dio e preghiamo per lui), e 150.000 caratteri cubitali – con almeno due servizi di approfondimento sulla – “fondamentale”? – storia della violenza negli stadi. Crescendo, la densità qualitativa del telegiornale arriva a sfiorare un picco di inefficienza con la dichiarazione di Alfano che a muso duro – e con evidente fermezza – promette metodi prosaici e punitivi per ridurre la violenza negli stadi e isolare le “mele marce” (esattamente come i suoi predecessori). Breve diapositiva sul commento di oggi del Papa in merito alla situazione in Ucraina, poi si passa veloci nell’ordine: 1) a 3-4 minuti sull’adunata di Tosi che ci ricorda le difficili condizioni con gli immigrati; 2) a 3-4 minuti su qualche altra dichiarazione fatta da altre istituzioni su variegati luoghi comuni correnti, in “convegni vari”; 3) ad altri 3-4 minuti sullo Star Wars Day celebrato al Colosseo; 4) ad un rush finale, che atterra con stile e scioltezza tra i minuti rimanenti, sul giovane veterinario che sfida la crisi (?) impiantando una tribù di dromedari in Sud Italia.
TG2 delle 20.30
Vedi sopra, o quasi.
Secondo qualcuno ne hanno parlato tutti, ma a meno che non stessi lavando i piatti sotto allo scroscio delle cascate del Niagara, io direi di no, almeno nel caso delle principali reti Rai nell’ora di punta. A me non è parso per niente di sentir parlare delle 50.000 persone che oggi hanno marciato in favore della vita (alla quarta edizione della Marcia Nazionale per la Vita) da Piazza Della Repubblica a San Pietro, unendo migliaia di persone che hanno aderito da tutto il mondo. Poca rassegna stampa, almeno fino a quest’ora, e molto silenziosa. Del resto, secondo qualcuno, perfino il Sindaco Marino patrocina il Gay Pride, ma non la Marcia per la Vita. Quale migliore esempio di luce, dopo l’angelo apparso a Maria? Mi sento quasi folgorata.
Tutto tace anche sul congresso di ieri, alla Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, che – tra gli altri – ci ha regalato anche il lucidissimo Alexey Komov, ambasciatore russo (nonché padre di 5 figli), che ci ha raccontato che in Russia è vietata ogni forma di propaganda abortista e che esistono tangibili politiche di sostegno alla famiglia per disincentivare il rischio di clandestinità e la cultura della morte: per il secondo figlio, c’è un incentivo statale di 10 mila dollari; per il terzo, lo Stato dona un terreno alla famiglia. Lo aveva già intervistato Notizie ProVita tempo fa. Commoventi e densi di vita anche gli interventi di Xavier Dor e di Suor Cristina, al punto da non poter essere raccontati. Ci sono cose nella vita che vanno fatte e vissute in prima persona. Non tutto si racconta.
E’ tardi, quindi non vi ammorbo ulteriormente e vado a letto presto, visto che domattina all’alba mi tocca il vaccino per la febbre gialla. Vi lascio quello che ho, qualche foto e dei video girati col telefonino, storti, gracchianti, forse sfocati e noiosi, non lo so. Magari, il prossimo anno venite anche voi alla Marcia per la Vita, invece di andare allo stadio, allo Star Wars Day o a vedere i dromedari in Sud Italia, che ne so…
Buonanotte e, a chi la Vita je piace, avanti, avanti, avanti!
Qui un paio di video girati in corteo camminando col Popolo della Vita.
grazie, bellissimo articolo…
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