CUANDO MIRAS DESPACIO di Eloy Sánchez Rosillo
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Aprite la mente al vostro cuore. Un libro bello.
di Giorgia Petrini

Intanto diciamo subito che questo è un libro facile quanto, per alcuni versi, difficile. La cosa che mette d’accordo entrambi questi attributi è che si tratta di un libro bello.
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Religione e intelligenza: il nesso è positivo.
di Roberto Reggi – 15 gennaio 2014
Uno dei cavalli di battaglia preferiti da tanti laicisti e razionalisti è che la religione sia una cosa da ignoranti. A loro dire solo i semplici e gli stolti possono continuare a credere nelle favole e nei miti della Bibbia, le persone colte e intelligenti invece si devono rivolgere al vero sapere, quello scientifico. Continua a leggere Religione e intelligenza: il nesso è positivo.
Atto di abbandono a Gesù.
di Don Dolindo Ruotolo
Gesù alle anime:
Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. Continua a leggere Atto di abbandono a Gesù.
Vanità di vanità.

Guido Reni (1575 – 1642)
Vanità di vanità
Ogni cosa è vanità
Tutto il Mondo e ciò che ha,
Ogni Cosa è vanità.
Se del mondo i favor suoi
T’alzeran fin dove vuoi
Alla morte, che sarà?
Ogni cosa è vanità.
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Preghiera per chiedere la sapienza.
Quando l’ambizione è sana e il buon senso è quello di "saper stare nel mondo"
No TV Generation: tempo che passa, "profeti" che restano.
“Non considero niente di più feroce della banalissima televisione…” (Pier Paolo Pasolini)
Gomorra di Roberto Saviano
Estratti da “Gomorra” di Roberto Saviano:Ed. Mondadori – I edizione aprile 2006 XIX edizione gennaio 2007
– IL PORTO –Pagina 15
“La merce ha in sè tutti i diritti di spostamento che nessun essere umano potrà mai avere.”
Pagina 16
“La grammatica delle merci ha una sintassi per i documenti e un’altra per il commercio.”
“Una fettina d’economia, in una manciata di ore stava passando per il porto di Napoli. E dal porto del mondo. Non c’è ora o minuto in cui questo non accada. E le fettine di economia divengono lacerti, e poi quarti e interi manzi di commercio.” Continua a leggere Gomorra di Roberto Saviano
L’elisir del furto secondo il dharma
Estratti da “L’elisir del furto secondo il dharma” di… Autore ignoto:Edizioni Adelphi
Pagina 15
36. “Ci si può fidare di un cobra, o addirittura di una tigre o di una donna; ma non ci si può fidare della scienza del furto, che porta via la vita e lonore.”Pagina 25
49. “I sovrani che praticano il furto legittimo portano via la vita ai sudditi – e ciò in base all’affermazione della Tradizione rivelata secondo cui “i beni sono la vita”.”
Pagina 27
64. “Inverno, il padrone di dieci milioni è povero, il padrone di centomila è molto povero, il padrone di diecimila è indigente, il padrone di mille è un accattone.”
Pagina 28
67. “Per cui, ciò che è stato ottenuto con fatica da gente che vive di attività illecite, perpetra l’illegalità, persegue scopi malvagi ed è ostinata nel male, è ignobile, anche se ammonta a dieci milioni;”
68.”e non v’è dubbio che chi per suo stordimento volesse rubare simili ricchezze si procurerebbe dieci milioni di inferni per un’intera epoca cosmica.”