Archivi tag: Osservatore Romano

Il metodo don Bosco

Progetto dei salesiani laici nel bicentenario della nascita del santo dei giovani.

di Carlo Di Cicco, 13 Agosto 2014

La riforma della pubblica amministrazione come una delle nuove frontiere dell’impegno apostolico salesiano. È la proposta — in occasione del bicentenario della nascita di don Bosco che si apre il 16 agosto alle porte — lanciata da Rosario Maiorano, dal 2001 al 2012 coordinatore mondiale dell’Associazione dei salesiani cooperatori. Impegnato in quel periodo nel processo di rinnovamento dell’associazione che ha portato all’adozione del nuovo Progetto di vita apostolica approvato dalla Santa Sede, Maiorano da oltre trent’anni lavora al Formez e da più di venti segue il progetto Riqualificazione pubblica amministrazione (Ripam), una delle più importanti iniziative del Governo italiano nel campo dell’aggiornamento del personale della pubblica amministrazione. Continua a leggere Il metodo don Bosco

Il diritto inesistente

In un editoriale della rivista «Études» sull’eutanasia.

di Ferdinando Cancelli, 4 Novembre 2014

«Questa è la grande debolezza di molte società occidentali, il fatto che confondano ciò che è morale con ciò che è legale. In più ciò che non è più condannato dalla legge diventa velocemente oggetto di un diritto». La frase di Patrick Verspieren, gesuita e bioeticista, è tratta dall’editoriale dell’ultimo numero della rivista «Etudes» e si riferisce alla legalizzazione di eutanasia e suicidio assistito avvenuta in alcuni Paesi. Continua a leggere Il diritto inesistente

Il rispetto dell’interlocutore

Nel dibattito sull’eutanasia.

di Lucetta Scaraffia, 6 Novembre 2014

La morte per scelta di Brittany Maynard ha riproposto il problema su tutti i media, pronti a gettare sul campo le solite ragioni a favore dell’eutanasia, senza l’avvertenza di segnalare che la questione si sta velocemente allargando: dai casi di vita considerata come vegetativa, si è passati a sostenere apertamente la scelta eutanasica di persone che ancora sono in possesso di tutte le loro facoltà, ma hanno avuto una diagnosi infausta. La maggior parte dei commenti sembrano infatti favorevoli alla scelta della giovane americana, la leggono come una prova di coraggio e soprattutto la interpretano come un allargamento della sfera dei diritti umani. Scegliere quando e come morire sarebbe infatti un nuovo diritto conquistato, un’altra acquisizione ai fini del riconoscimento della dignità umana. Quindi, all’opposto, chi esprime dubbi e critiche sarebbe solo un retrogrado, un oppositore di questo positivo allargamento, una persona che vuole condannare il suo paese a un vergognoso “ritardo”. Continua a leggere Il rispetto dell’interlocutore

Il Perlasca col saio

di Ugo Sartorio, 10 Novembre 2014

A volte il tempo stende sulle vicende della vita, piccole o grandi, un velo di polvere che le consegna per sempre all’oblio. Altre volte eventi traumatici del passato, rimasti a lungo sepolti, riprendono a vivere a partire dalla memoria di persone che hanno visto, agito, condiviso. È quanto è successo alla vicenda di Placido Cortese, il frate minore conventuale della comunità religiosa dei frati officiatori della Basilica del Santo di Padova che nella tarda mattinata dell’8 ottobre del 1944 scomparve, quasi risucchiato nel nulla.  Continua a leggere Il Perlasca col saio

Collaboratrici del Creatore

di Catherine Aubin, 2 Novembre 2014

Per Cristo l’essenziale, «la parte migliore», è ascoltare la sua Parola e metterla in pratica. Egli non divide mai l’umanità in uomini e donne, in potenti e servitori, in dotti o ignoranti. Ciò che desidera sono uomini e donne che abbiano occhi per vedere e orecchie per intendere, al fine di capire, per essere riportati alla loro vocazione originale, ossia diventare figli e figlie del Padre suo. Fin dall’inizio, gli uomini e le donne non sono situati gli uni rispetto agli altri, ma entrambi rispetto a Dio. La Bibbia non ci dà un quadro teorico o una struttura teologica per insegnarci quali sono le specificità dell’uomo e/o quelle della donna. Continua a leggere Collaboratrici del Creatore

Donne intellettuali

di Redazione, 2 Novembre 2014

Anche se oggi le donne svolgono nuovi ruoli nella vita culturale della Chiesa — una donna è stata nominata rettore di un’università pontificia, una studiosa riceve il premio Ratzinger, religiose editrici festeggiano il centesimo anniversario — frutto anche della provvidenziale decisione conciliare di aprire alle donne lo studio e l’insegnamento della teologia, la storia ci ricorda che nei secoli passati non sono mancate donne che hanno contribuito alla costruzione della tradizione cattolica, in misura non inferiore agli uomini. Continua a leggere Donne intellettuali

Se navighi in Internet o usi il pc lo devi a padre Busa.

Il gesuita che ha inventato la linguistica informatica e realizzato il monumentale «Index Thomisticus».

di L’Osservatore Romano, 28 Novembre 2013

A un giornalista capita di rado, anzi mai, di sentirsi dare appuntamento in paradiso al termine di un’intervista. A chi scrive accadde il 28 settembre dello scorso anno. «Come s’immagina il paradiso?», era stata l’ultima domanda che avevo posto a padre Roberto Busa, il gesuita che ha inventato la linguistica informatica. «Come il cuore di Dio: immenso», rispose. Poi soggiunse: «Guardi che aspetto anche lei in paradiso, mi raccomando». Si girò verso il fotografo Maurizio Don: «Anche lei. E se tardate, come mi auguro, mi troverete seduto sulla porta così». Incrociò le mani e cominciò a girarsi i pollici: «Non arrivano mai, quei macachi…». Continua a leggere Se navighi in Internet o usi il pc lo devi a padre Busa.

Chi paga?

di Fabrizio Landi, 22 Ottobre 2014

Forse non tutti sanno che da tempo sono stati messi a punto efficaci metodi di vaccinazione per prevenire il passaggio alla fase acuta e spesso mortale della malattia che sta minacciando l’Africa, il virus ebola.  Continua a leggere Chi paga?

Da grande posso essere vostra figlia?

di Silvia Guidi – 02/01/2014

Perché mettersi un estraneo in casa? Perché investire tempo, affetto, attenzione, notti in bianco, discussioni interminabili per valutare i pro e i contro, per sostenere la vita di un ragazzino che non sarà mai tuo, che non è biologicamente tuo figlio e magari non farà mai neanche stabilmente parte della tua famiglia?

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