Archivi tag: Mom&Dad

Una zucca vuota tra le braccia per diventare “rosiconi”.

di Giorgia Petrini

Sarà che a me la zucca piace cotta (in tutti i modi)… ma… mi è parsa sempre scema l’idea di andare a suonare al citofono di qualche sconosciuto, vestita di stracci; in più, promettendo – a un tizio che non mi faceva nessun torto – incantesimi che non ho mai visto fare a nessun bambino, solo per farmi dare (al massimo!) una caramella. Spesso, pure vecchia. Continua a leggere Una zucca vuota tra le braccia per diventare “rosiconi”.

Omofobia – Scalfarotto messo all’angolo da Amato in un liceo romano.

di Gianfranco Amato, 21 Ottobre 2014

Ieri mattina il Liceo Cavour di Roma è stato teatro del match tra l’On. Scalfarotto e l’Avv. Gianfranco Amato dei Giuristi per la Vita incentrato sul ddl omofobia. Quattro ore di discussione: la prima metà lasciata al confronto tra i due relatori e le restanti due ore aperte alle riflessioni ed al dibattito con gli studenti. Continua a leggere Omofobia – Scalfarotto messo all’angolo da Amato in un liceo romano.

«L’ideologia gender usa la libertà per distruggere l’uomo. Per affrontarla bisogna vivere secondo coscienza e fare come la Manif».

L’ex femminista convertita Gabriele Kuby, il cui lavoro è apprezzato anche da Benedetto XVI, fa l’esempio della Francia e della Manif pour tous: «I soldi e il potere sono dall’altra parte ma vedo una resistenza».

di Benedetta Frigerio, 16 Settembre 2014

La sociologa tedesca Gabriele Kuby, ex militante femminista, convertita al cattolicesimo all’età di 53 anni, autrice di diversi volumi, da ultimo La rivoluzione sessuale globale. Distruzione della libertà in nome della libertà, uscito l’anno scorso e tradotto in più di sei lingue, in un’intervista pubblicata l’8 settembre sul Catholic Word Report ha approfondito il tema della sua conversione, la scoperta della verità e dell’ideologia gender come «una rivoluzione globale». Continua a leggere «L’ideologia gender usa la libertà per distruggere l’uomo. Per affrontarla bisogna vivere secondo coscienza e fare come la Manif».

Ovuli congelati per le dipendenti di Facebook e Apple.

di Gelsomino del Guercio, 15 Ottobre 2014

La strategia di molte aziende della Silicon Valley è quella di pagare le spese per posticipare le gravidanze delle lavoratrici.

La Silicon Valley si era già distinta per offrire posti di lavoro a manager brillanti in cambio della correzione dell’infertilità con spese coperte dall’aziende fino a 15mila dollari (Aleteia, 9 ottobre). Ma multinazionali come Facebook e Apple si sono addirittura superate. Ora, come racconta il Corriere della Sera (15 ottobre), hanno appena deciso di offrire come “bonus” alle dipendenti la possibilità di congelare e conservare i loro ovuli per rinviare una gravidanza che ora può essere di ostacolo alla loro carriera. Continua a leggere Ovuli congelati per le dipendenti di Facebook e Apple.

Matrimoni gay, Scola bacchetta i sindaci. E sul Sinodo…

di Luigi Santambrogio, 14 Ottobre 2014

Non si è limitato scrivere in francese contro i matrimoni gay, gli uteri in affitto e le tecniche Frankenstein di manipolazione della vita. Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, dopo aver firmato insieme al collega viennese, il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, un editoriale pro Manif pour tous sul quotidiano parigino Le Figaro (clicca qui), questa volta le ha cantate in chiaro e forte italiano anche al sindaco Giuliano Pisapia. Invitando, lui che è stato eletto sull’onda di una (già deusa) speranza di rinnovamento sociale, a fare qualcosa di realmente popolare e progressista a favore delle giovani coppie milanesi e a smetterla di usare a sproposito la parola “famiglia”.  Continua a leggere Matrimoni gay, Scola bacchetta i sindaci. E sul Sinodo…

Perché fondiamo il quotidiano La Croce.

di Mario Adinolfi, 7 Ottobre 2014

lacroceSaremo in edicola dal 13 gennaio. Se lo fossimo oggi avremmo raccontato così, in una paginata, le violenze subite da Sentinelle In Piedi che sono state umiliate anche un’informazione che le ha raccontate come carnefici (“antigay”, “fascisti”, fautrici di una “violenza culturale”) quando sono state unicamente, platealmente e violentemente vittime. Se ribaltano così la verità, tutti, dal tg di Mentana a Repubblica e non riescono a vedere i bambini intimiditi e insultati, le donne incinte spintonate, anziani sacerdoti mandati al 118 come un ragazzo con la faccia spaccata, vuol dire che c’è veramente bisogno del nostro quotidiano: “La Croce”, in edicola dal 13 gennaio 2015, oggi avrebbe raccontato così quel che è successo.
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Una manata sulla faccia.

di Giorgia Petrini

E’ qualche anno che lo penso e che lo dico. Oggi posso gloriarmi dell’evidenza quotidiana. A Roma si dice: “Sei de coccio”. Intendiamoci, siamo tutti un po’ de coccio. Nasciamo morbidi e vellutati – con quel profumo di neonato che solo i bimbi appena nati hanno – e poi, col passare del tempo, ci cresce attorno una specie di pellicola pietrificante a base di catrame, cemento e colla, che esposta alla luce e alle intemperie, con gli anni, indurisce. Si diventa de coccio, appunto. Continua a leggere Una manata sulla faccia.

Caro Sindaco Marino, #iostoconipasseggini.

di Giorgia Petrini

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Che i ricchi facciano figli mi pare una bella novità. Ho cambiato due licei pubblici in tempi in cui studiare sembrava (esattamente come oggi) meno importante che scioperare, autogestire e occupare le scuole. Le conseguenze – oggi, come in futuro – sono alla portata di tutti, con “evidenti risultati” di ogni tipo. Continua a leggere Caro Sindaco Marino, #iostoconipasseggini.

“Nella carne, col sangue”, di Andrea Torquato Giovanoli.

di Giorgia Petrini

Caro Mattia,
purtroppo non ti ho conosciuto, come la tua mamma e il tuo papà, ma penso di poterti raccontare una storia bellissima, quella della tua meravigliosa famiglia. Continua a leggere “Nella carne, col sangue”, di Andrea Torquato Giovanoli.

Perché non genitrice 1 e genitrice 2? Maschilismo?

di Giorgia Petrini per Notizie ProVita – 25/02/2014

Dopo l’ennesimo pasticcio di questi giorni sulla vicenda genitore 1 e genitore 2, emerso da una “leggerezza” (come l’INPS ha dichiarato ad Avvenire) con riferimento al modello AP70, relativo alla presentazione della domanda per l’ottenimento dell’invalidità civile in caso di minore età, ovvero per la quale si renda necessaria la dichiarazione dei genitori, ho intravisto all’orizzonte un disegno estremo e assai confuso. Continua a leggere Perché non genitrice 1 e genitrice 2? Maschilismo?