Archivi categoria: Follie d’Autore

Tutto è Grazia. Infatti, è gratis.

di Giorgia Petrini

271513Il tempo perso, come lo intenderemmo noi, nella vita non esiste. Esiste quello sprecato, quello buttato via, quello sperperato, quello speso male, ma quello perso proprio no. “Tutto fa brodo”, diceva mia nonna, “tutto serve”. In un certo senso, è vero. Continua a leggere Tutto è Grazia. Infatti, è gratis.

Marchionne ha perso ogni speranza: ormai, è un martire in cerca di numeri.

di Giorgia Petrini

marchionne

Sinceramente, a me, questo tiro a segno di “Marchionne martire” fa un po’ sorridere. Continua a leggere Marchionne ha perso ogni speranza: ormai, è un martire in cerca di numeri.

L’amico cretino dell’angelo custode.

di Giorgia Petrini

splatSe qualche anno fa un divino angelo traslucido dalle ali laccate mi fosse apparso nella notte, pronunciando con tono celeste una frase del tipo “un giorno la fede diverrà tua guida in tutte le cose”, avrei acceso di colpo tutte le luci e, come in genere faccio con le zanzare in estate, avrei cercato di schiacciarlo contro il muro col cuscino (in questo caso, la ciabatta non bastava: lo avrebbe, forse, “spennato” appena). Continua a leggere L’amico cretino dell’angelo custode.

Breve come la Vita Eterna.

di Giorgia Petrini

Mi piace.
Non sono d’accordo.
Secondo me, si.
Va bé, hai ragione.
Si si, ok.
Perché no.
Io la penso diversamente… Continua a leggere Breve come la Vita Eterna.

Una cosa straordinaria.

di Giorgia Petrini

Mentre pensavo a cosa avrei scritto oggi, mi sono ricordata che oggi è il 5 luglio. Un anno fa, il 5 luglio, io e Marco – dopo un primo periodo tipo il gatto e la volpe – abbiamo sancito il nostro “impegno di coppia”, per ora un’intenzione. Continua a leggere Una cosa straordinaria.

O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto.

di Giorgia Petrini

Oggi sono a corto di tempo per scrivere grandi randellate compulsive o trivelle apocalittiche, quindi mi limito a una breve barzelletta sulla fede, letta poco fa. Continua a leggere O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto.

Aiuisccccciu …Pace, amore e gioia

E’ vecchio di un anno questo fotomontaggio ma è “attuale di oggi” questa umidissima vigilia di Natale…
Venerdì, Sabato e Domenica, tra indigestioni e rare compagnie, c’è da aspettarsi il solito cugino che non sapevi di avere o lo zio anziano che ti fa il necrologio dei morti viventi. Conosce il becchino, è sicuro. Sono tutti morti! :-/
Il più bel regalo mediatico intanto l’ho avuto dalla Rai che un paio di sere fa ha mandato in prima serata il mitico “Alvin Superstar”, che sballo: 3 scoiattoli che ballano e cantano in tour in giro per il mondo tra chi li impagina tutte le volte in copertina e chi si strappa i capelli per loro. Classico esempio di come creatività e innovazione possano diventare un connubio virtuale fenomenoscenicamente assurdo ma figo, mooolto figo! Continua a leggere Aiuisccccciu …Pace, amore e gioia

Le foto di Sharm

Ho finito di sistemare le foto di Sharm: ne ho fatte una marea e selezionarle non è stato facile. Ce ne sono moltissime belle. Pubblico questa in preview perchè sono particolarmente contenta degli scatti dedicati ai bambini del posto e dei risultati ottenuti. Un’intera sezione è dedicata a loro, alla loro storia, ai loro sguardi, al loro mondo. Continua a leggere Le foto di Sharm

T = t1 + t2 + t3 + … + tn + …

La trivella dell’ultimo mese – iniziata per l’esattezza (perché io prendo nota di tutte le mie trivelle da quando iniziano a quando finiscono) il 23/07/2008 alle ore 02.10 del mattino – che sto ancora elaborando, mi ha portato alle seguenti riflessioni, tuttora in corso. Continua a leggere T = t1 + t2 + t3 + … + tn + …

La sintassi del pensiero

Pensavo che…
combinando tra loro il tempo e lo spazio si ottiene un oggetto a due dimensioni che si chiama confusione (spazio-temporale). L’oggetto “confusione” altro non è che la commistione disordinata e scomposta di due elementi innaturali (il tempo e lo spazio) che circondano l’uomo nella sua natura “finita”. Lo scrivo meglio. Qualcosa di irrimediabilmente “finito” (l’essere umano) passa la propria esistenza (di qualunque natura essa sia) a shakerare la propria entità tra due pareti infinite: il tempo e lo spazio. Si sbatte, senza sapere perchè (dal momento che viene al mondo senza uno scopo preciso) nel tentativo di dare un senso sia allo spazio che al tempo, e nel momento in cui comprende di non poterlo fare non si rassegna ad una realtà che non può essere diversa, ma si dimena confusamente nel tentativo di cambiarla… Lo so, non è più chiaro di prima… ma, scritto così, lo capisco meglio io. Il problema fondamentale è che la sintassi del pensiero è sempre troppo veloce rispetto alla traduzione in sillabe di ciò che realmente si sta (mentalmente) elaborando, per cui la logicità di un pensiero perde, nell’essere descritta, la propria logica nelle parole che tentano di esprimerlo… non significa che diventi illogico, ma sempliecemente confuso… quando… per me è chiarissimo. Non potrebbe essere più chiaro di com’è perchè è come si presenta. E’ come io lo vedo. E io lo vedo: questo è quello che conta. Magari se ci dormo su…