di Silvia Guidi – 02/01/2014
Perché mettersi un estraneo in casa? Perché investire tempo, affetto, attenzione, notti in bianco, discussioni interminabili per valutare i pro e i contro, per sostenere la vita di un ragazzino che non sarà mai tuo, che non è biologicamente tuo figlio e magari non farà mai neanche stabilmente parte della tua famiglia?

Costanza Miriano è una femmina, detto meglio, sarebbe a dire una donna. Su questo siamo tutti d’accordo, non tanto perché ne siamo capaci, quanto perché la natura stessa (questa bastarda impositiva retrograda classista medievale) ci priva di avere un’opinione in tal senso. E’ una femmina e ci si sente pure. Tana libera tutti. Questo si che è un guaio oggi che puoi sentirti anche ciò che, nella realtà, non sei. 
È uscito in Francia un libro davvero impressionante, «La répression pour tous?», «La repressione per tutti?», dell’imprenditore e attivista politico François Billot de Lochner (Lethielleux, Parigi 2013). Di passaggio a Parigi, ho potuto raccogliere qualche ulteriore testimonianza sui fatti di cui si parla, ma il volume – il cui titolo evoca il «matrimonio per tutti», omosessuali compresi, introdotto in Francia dalla legge Taubira, e la «manifestazione per tutti» che vi si è opposta – parla da solo.