di Redazione
Francesco Faà di Bruno (Alessandria, 1825 – Torino, 1888).
“Faà di Bruno visse a Torino proprio negli anni cruciali della formazione del Regno d’Italia (…) Dotato di un’incredibile capacità di lavoro, fu militare e cartografo, musicista e filantropo, architetto, inventore, giornalista ed editore; si applicò particolarmente agli studi matematici, in cui eccelse raggiungendo una fama di livello internazionale. Continua a leggere Faà di Bruno, un brillante scienziato discriminato per le sue convinzioni religiose. →
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di Ugo Sartorio, 10 Novembre 2014
A volte il tempo stende sulle vicende della vita, piccole o grandi, un velo di polvere che le consegna per sempre all’oblio. Altre volte eventi traumatici del passato, rimasti a lungo sepolti, riprendono a vivere a partire dalla memoria di persone che hanno visto, agito, condiviso. È quanto è successo alla vicenda di Placido Cortese, il frate minore conventuale della comunità religiosa dei frati officiatori della Basilica del Santo di Padova che nella tarda mattinata dell’8 ottobre del 1944 scomparve, quasi risucchiato nel nulla. Continua a leggere Il Perlasca col saio →
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di Redazione
“I padroni lo sanno bene e cercano di addormentarci. Ci portano il vino, la televisione e i giradischi, macchine e altri generi di oppio.
Noi compriamo e consumiamo. Serviamo ad aumentare la ricchezza padronale e a distruggere la nostra intelligenza.”
(Scuola 725: Lettera al sindaco, Roma, 1968)
Il 4 Novembre del 1969 Don Roberto Sardelli acquista una baracca, da una prostituta, lungo l’acquedotto Felice. In quel ricovero fonda la “Scuola 725” dove insegnerà ai bambini, figli dei baraccati, che alla scuola elementare “Salvo D’Acquisto” venivano spesso messi nelle classi differenziali. Continua a leggere Don Roberto Sardelli all’Acquedotto Felice con la Scuola 725 →
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di Catherine Aubin, 2 Novembre 2014
Per Cristo l’essenziale, «la parte migliore», è ascoltare la sua Parola e metterla in pratica. Egli non divide mai l’umanità in uomini e donne, in potenti e servitori, in dotti o ignoranti. Ciò che desidera sono uomini e donne che abbiano occhi per vedere e orecchie per intendere, al fine di capire, per essere riportati alla loro vocazione originale, ossia diventare figli e figlie del Padre suo. Fin dall’inizio, gli uomini e le donne non sono situati gli uni rispetto agli altri, ma entrambi rispetto a Dio. La Bibbia non ci dà un quadro teorico o una struttura teologica per insegnarci quali sono le specificità dell’uomo e/o quelle della donna. Continua a leggere Collaboratrici del Creatore →
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Credo in un solo Dio. Su tutto il resto pongo domande.