di Redazione
Carlo Rubbia (Gorizia, 1934).
Fisico italiano, cattolico, ultimo vincitore del premio Nobel per la fisica, nel 1984. Ha dichiarato: “L’uomo di scienza non può non sentirsi umile, commosso e affascinato di fronte a questo immenso atto creativo (del Big Bang, ndr) … Vanno ricordate le fasi successive di questa immensa trasformazione a partire dalla creazione fino al giorno d’oggi. L’universo si è evoluto in maniera unitaria e coerente, come se fosse un unico tutto. Ricordiamo a questo proposito le parole della Genesi, dove si dice: “Dio pose le costellazioni nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona.“.
Fonte: “Scienziati, dunque credenti” (Francesco Agnoli), Edizioni Cantagalli.