La fede non si decide ai voti.

di Alessandro Gnocchi, 13 Ottobre 2014

Il cardinale Burke contro la “manipolazione” informativa sul Sinodo. E molto netto sul resto.

Anticipiamo alcuni estratti della lunga intervista al cardinale Raymond Leo Burke, in uscita integrale sul Foglio di oggi, martedì 14 ottobre, sulla “manipolazione” informativa sul Sinodo in corso in questi giorni.

Piace poco o nulla al mondo, il cardinale Raymond Leo Burke. E, se possibile, piace ancora meno alla chiesa che piace al mondo. Continua a leggere La fede non si decide ai voti.

Lo “spirito” del Concilio soffia sul Sinodo.

di Matteo Matzuzzi, 14 Ottobre 2014

Lo Spirito soffia dove vuole, ha detto monsignor Bruno Forte, segretario speciale del Sinodo, chiudendo la conferenza stampa seguita alla presentazione della Relatio post disceptationem letta di prima mattina dal cardinale Peter Erdo, relatore generale. Continui i richiami al Vaticano II, al suo spirito e alla sua atmosfera, da parte dei padri chiamati a spiegare ai giornalisti la portata del documento che chiude la prima settimana di lavori assembleari, dedicati alla discussione generale. Un testo che di per sé non dice nulla di nuovo, mettendo insieme tutti gli elementi di cui negli scorsi giorni s’era parlato, dal confronto franco sui divorziati risposati alla questione dell’omosessualità. Continua a leggere Lo “spirito” del Concilio soffia sul Sinodo.

A Cantù una casa per padri separati.

Nelle province di Milano e Como sono quasi 70 mila gli uomini che devono mantenere moglie e figli senza avere più le risorse per sopravvivere.

di Veronica Todaro, 7 Luglio 2013

Separati e divorziati sono i nuovi poveri. È stata l’Associazione matrimonialisti italiani a lanciare l’allarme. Dai dati ufficiali emerge che ogni anno si separano circa 160 mila persone. Il 25% degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati. E nell’80% dei casi si tratta di padri separati, che devono mantenere moglie e figli senza avere più risorse per sopravvivere. Molti di questi dormono in auto e i più fortunati, circa 500 mila sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie di origine. Nelle provincie lombarde di Milano e Como, gli uomini che vivono questo tipo di difficoltà sono quasi 70 mila. Continua a leggere A Cantù una casa per padri separati.

E’ “Sinodo-Concilio”, si tuìtta. C’è aria di Gaudium et Spes.

di Matteo Matzuzzi, 14 Ottobre 2014

La Relatio del card. Erdo anticipa una svolta più profonda dell’immaginabile.

Roma. Altro che semplice Sinodo consultivo. L’assemblea in corso nell’Aula nuova, a due passi dalla congregazione per la Dottrina della fede, pare sempre di più un Concilio Vaticano III. A dirlo sono i padri sinodali, cardinali e vescovi, commentando con tutti i crismi dell’ufficialità la Relatio post disceptationem letta di primo mattino dal cardinale Péter Erdo, relatore generale. Relazione che navigati osservatori americani hanno definito un “earthquake”, un terremoto (ieri il sito del Nyt apriva sui “segnali di maggior tolleranza verso i gay”). Non si parla più di legge naturale, “termine fondamentale ma incomprensibile a chi sta fuori dalla chiesa”, spiega mons. Bruno Forte, segretario speciale: meglio usare l’espressione “ordine della creazione”. “Questo è un Sinodo-Concilio, si discute di temi nuovi”, tuìtta all’ora di pranzo il padre sinodale Antonio Spadaro S.I., direttore della Civiltà Cattolica. Continua a leggere E’ “Sinodo-Concilio”, si tuìtta. C’è aria di Gaudium et Spes.

Synod14 – 11a Congregazione generale: “Relatio post disceptationem” del Relatore generale, Card. Péter Erdő, 13.10.2014

Questa mattina, nel corso dell’undicesima Congregazione generale della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (5-19 ottobre 2014), il Relatore generale Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, ha tenuto la Relatio post disceptationem. Continua a leggere Synod14 – 11a Congregazione generale: “Relatio post disceptationem” del Relatore generale, Card. Péter Erdő, 13.10.2014

Perché fondiamo il quotidiano La Croce.

di Mario Adinolfi, 7 Ottobre 2014

lacroceSaremo in edicola dal 13 gennaio. Se lo fossimo oggi avremmo raccontato così, in una paginata, le violenze subite da Sentinelle In Piedi che sono state umiliate anche un’informazione che le ha raccontate come carnefici (“antigay”, “fascisti”, fautrici di una “violenza culturale”) quando sono state unicamente, platealmente e violentemente vittime. Se ribaltano così la verità, tutti, dal tg di Mentana a Repubblica e non riescono a vedere i bambini intimiditi e insultati, le donne incinte spintonate, anziani sacerdoti mandati al 118 come un ragazzo con la faccia spaccata, vuol dire che c’è veramente bisogno del nostro quotidiano: “La Croce”, in edicola dal 13 gennaio 2015, oggi avrebbe raccontato così quel che è successo.
Continua a leggere Perché fondiamo il quotidiano La Croce.