di Tommaso Scandroglio, 3 Ottobre 2014
In vista del Sinodo straordinario sulla famiglia, che si apre domenica fino al 19 ottobre, vogliamo qui ricordare alcuni documenti del Magistero o della gerarchia cattolica in merito alla problematica dell’ammissione dei divorziati risposati al sacramento dell’Eucarestia. Questa disanima si articolerà in più puntate. Iniziamo con il punto dogmatico fondamentale che impedisce a chi ha voluto in modo deliberato il divorzio di accedere alle sacre specie, anche se poi decide di non risposarsi: l’indissolubilità del matrimonio. Se il matrimonio è indissolubile, tentare di scioglierlo tramite il divorzio è un atto gravissimo che porta all’esclusione del battezzato dalla possibilità di comunicarsi. Il coniuge che invece ha subito ingiustamente il divorzio, se vive castamente, può comunicarsi. Continua a leggere «L’uomo non osi separare ciò che Dio ha unito».


